«Gustavo Rol è un uomo che Dio ha mandato fra di noi per renderci migliori» Franco Zeffirelli, 1987[1]
«Rol sfugge alla nostra possibilità di comprensione. È un mistero» Cesare Romiti, 2000[2]
«…un individuo dotato di poteri incredibili» Guido Ceronetti, 2002[3]
«… una personalità fra le più sorprendenti del secolo» Alberto Bevilacqua, 2000[4]
«… è il più indecifrabile e fascinoso enigma in cui mai mi sia imbattuto» Roberto Gervaso, 1978[5]
«Tra le persone a cui rivolgo una preghiera quando sono in difficoltà c’è anche lui…» Vittorio Messori, 2002[6]
«A l’incroyable Rol, qui ne sera croyable qu’après demain seulement» (All’incredibile Rol, che sarà credibile solamente dopodomani) Jean Cocteau (dedica)[7]
«Sono rimasto sbalordito, ma niente affatto sgomento: anzi, consolato ed arricchito» Valentino Bompiani[8]
«A Gustavo Adolfo Rol che cammina come un illuminato sulla geografia dell’inconoscibile e della relatività» Pitigrilli (dedica)[9]
«Quell’uomo legge nel pensiero e non possiamo rischiare che i segreti dello Stato francese vengano a conoscenza di estranei» Charles De Gaulle[10]
«Al dottor Rol, con ammirazione per il suo lavoro ultra-umanitario» Vittorio Valletta (dedica)[11]
«Gustavo era un essere meraviglioso che manca a tutti noi e che ci ha lasciato esperienze incredibili, emozioni uniche e straordinarie…» Valentina Cortese, 2002[12]
«…è l’uomo più sconcertante che io abbia incontrato. Sono talmente enormi le sue possibilità, da superare anche l’altrui facoltà di stupirsene» Federico Fellini, 1964[13]
«Religiosissimo, credo che appartenga al filone dei “santi laici” piemontesi, come Frassati e Savio…» Nico Orengo, 1994[14]
«Qualcosa di benefico si irraggia sugli altri. È questa la caratteristica immancabile… dei rari uomini arrivati, col superamento di se stessi, a un alto livello spirituale, e di conseguenza all’autentica bontà» Dino Buzzati, 1965[15]
«…sono certo che nei pochi attimi in cui i nostri sguardi si sono incrociati mi abbia trasmesso qualcosa di veramente importante: il dono della creatività» Umberto Tozzi, 2009[16]
«Rol è un mistico» Gillo Pontecorvo, 1967[76]
«Il viso è bellissimo. Ha occhi luminosi, un sorriso dolce». Mario Soldati, 1987[77]
«…in quell’uomo di grande saggezza e di fede straripante esiste qualcosa che forse nessuno riuscirà mai a spiegare». Alberto Lionello, 1987[78]
Da Wikipedia/GustavoRol.org, l'enciclopedia competente su Gustavo A. Rol.